Le meraviglie di Sant’Ivo alla Sapienza

La lanterna che incorona la chiesa barocca di  Sant’Ivo alla Sapienza è una caratteristica sorprendente dello skyline romano. Fu la creazione di una delle menti più originali nella storia dell’architettura, Francesco Borromini (1599-1667).

La lanterna è sormontata da una struttura a fiamma di ferro battuto, che, secondo Cesare Ripa (una delle fonti preferite per gli artisti del 17 ° secolo), rappresenta il desiderio di conoscenza ispirata dall’intelletto, mentre le torce fiammeggianti attorno alla base si trova la conoscenza stessa. Questi sono riferimenti appropriati per una chiesa appartenente a La Sapienza, l’università di Roma.
Nel 1632 Borromini fu nominato alla carica di architetto alla Sapienza, uno dei due soli incarichi pubblici che abbia mai ricoperto e incaricato di costruire una chiesa. Sant’Ivo alla Sapienza , che chiude il quarto lato del cortile del  Palazzo della Sapienza, fu iniziato durante il regno di Papa Urbano VIII (r. 1623-44), un membro della famiglia Barberini, il cui stemma fu realizzato su di tre api.
Questo architetto originale, seppure eccentrico, ha avuto un design estremamente ingegnoso, che si basa su due triangoli equilateri, che si compenetrano per formare una stella a sei punte sulla periferia e un esagono regolare all’interno. Mentre sappiamo che il piano era originariamente destinato a simboleggiare le api araldiche (testa, corpo e quattro ali) della famiglia Barberini, Borromini deve aver pensato anche alla stella a sei punte di David, il simbolo accettato di saggezza e quindi appropriato per la chiesa della Sapienza.

La decorazione dell’interno della chiesa iniziò nel 1659 durante il pontificato di Alessandro VII (r. 1655-67), un membro della famiglia Chigi, il cui stemma è costituito da tre tumuli sormontati da una stella a otto punte. Le braccia del cappotto sono visibili in tutta la cupola squisitamente bella, dove la stella Chigi si alterna alla stella a sei punte di David.

Il Palazzo della Sapienza fu iniziato nel 1575 su progetto di Giacomo della Porta. Ha guadagnato il suo nome quando Papa Sisto V (r. 1585-90) ne fece la sede dell’Università di Roma, conosciuta come La Sapienza, che era stata fondata da Papa Bonifacio VIII nel 1303.

L’iscrizione sopra l’ingresso proclama: INITIUM SAPIENTIAE TIMOR DOMINI (Il timore del Signore è l’inizio della saggezza), una citazione dal Salmo 111. La citazione può anche essere vista nella chiesa, sopra l’altare.

L’università si trasferì nel 1935; il palazzo è ora sede dell’Archivio di Stato.