La Russia è una meta turistica molto ricca e interessante da visitare. Oltre a Mosca, vi è una zona, a nord-est della capitale, dove si trovano città poco distanti l’una dall’altra che formano il cosiddetto Anello d’Oro. Se vai a Mosca puoi ritagliarti un giorno per fare una gita a qualcuna delle città dell’Anello Oro Russia, come Suzdal o Sergiev Posad. L’Anello d’Oro è un itinerario che passa fra una serie di città di interesse turistico, situate a nordest di Mosca, dove si trova un insieme di cittadine medievali con monasteri, chiese, cattedrali e cremlini dove sono raccolti mille anni di storia ortodossa russa. Ci sono molte interessanti antiche città russe lungo il percorso, ricche di storia e architettura dei secoli XII-XVII. L’itinerario “classico” (in senso antiorario) parte da Mosca, passa attraverso Vladimir, Suzdal, Kostroma, Yaroslavl, Rostov Velikij, Pereslavl-Zalesskiy, Sergiev Posad.
Tutte le città e cittadine si trovano relativamente vicine fra loro, e formano un vero e proprio anello; da un luogo si può raggiungere un altro luogo e fare un cerchio fino a tornare a punto di partenza. Tuttavia i motivi di interesse per visitare l’Anello Oro Russia non sono solo storico-architettonici. Importanti poeti, scrittori e musicisti hanno vissuto in alcune di queste città, che si trovano suddivise in 5 oblast o regioni del Distretto Federale della Russia Centrale: Ivanovo, Kostroma, Vladimir, Yaroslavl e la regione di Mosca. Lontano dalle grandi città, incomparabili sono i paesaggi naturali che la regione regala, grazie anche alla presenza di numerosi fiumi ed estese foreste. Ma soprattutto queste zone, ancora turisticamente non molto frequentate, offrono uno spaccato genuino di quella che è la realtà sociale della provincia russa, lontano dagli splendori della capitale e dalle contaminazioni dell’occidente. Visitando le città dell’Anello d’Oro potrai scoprire la Russia più rurale e lontana dalla grande metropoli che è Mosca, così come anche spettacolari cremlini, chiese e monasteri, alcuni dei quali dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.